Lavoro Torino: jobs act

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Lavoro Torino:in questi giorni se ne parla molto, ma quali sono i punti del Jobs Act? E come prevede di migliorare la situazione del lavoro in Italia? È stato votato in tarda notte tra il caos di Palazzo Madama ed è solo il primo passo verso la riforma annunciata da Renzi. Ecco quali sono i punti principali.

Via libera al cambio di mansioni, purché lo stipendio rimanga invariato

Le aziende possono modificare al ribasso l’inquadramento del lavoratore sulla base di parametri oggettivi, a patto che l’impiegato mantenga lo stesso livello salariale. Questo al fine di tutelare gli interessi della parte debole.

Contratti stabili più convenienti per le imprese

Si parla del contratto a tempo indeterminato che si vuole rendere più conveniente per le aziende a livello di oneri diretti e indiretti. Si prevedono quindi agevolazioni fiscali e contributive che facilitano il datore di lavoro ad assumere questa tipologia di contratti.

Reintegro solo per i licenziamenti discriminatori e quelli disciplinari gravi

Come più volte ribadito dall’esecutivo, il reintegro previsto dall’articolo 18 dello Statuto resta per i licenziamenti discriminatori. Per quanto riguarda quelli ingiustificati di natura disciplinare, si potrà chiedere di riavere il posto di lavoro solo nei casi “particolarmente gravi”, le cui fattispecie saranno poi specificate nel decreto delegato.

Finisce la cassa integrazione straordinaria. Entrano nuovi ammortizzatori anche per i collaboratori 

Sono previsti 1,5 miliardi di finanziamenti come ammortizzatori sociali che arriverebbero dallo stop alle integrazioni salariali come la cassa integrazione straordinaria e l’indennità di mobilità. La nuova tutela verrà estesa anche ai collaboratori e servirà per adottare misure di ricollocamento.

Salario minimo solo nei settori senza contratto nazionale

L’inserimento del compenso orario minimo almeno in via sperimentale resta uno degli obiettivi primari, anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ma solamente nei settori non regolati da contratti nazionali.

Ampliamento delle indennità di maternità 

Si intende l’estensione dell’applicazione dell’indennità di maternità, l’incentivazione di “forme di conciliazione dei tempi di lavoro e di famiglia, anche attraverso il ricorso al telelavoro, l’introduzione di un credito di imposta per le lavoratrici con figli minori o disabili e la possibilità di cessione di giorni di vacanza o permesso a colleghi con bambini malati.

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